Categoria: Itinerari Ambientali
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Itinerari Ambientali - Itinerari Turistici 22 Marzo 2020
Castelnuovo Parano – Cisterna
Prima di lasciare Castelnuovo vale la pena fare un piccola deviazione per raggiungere attraverso una stradina che conduce al cimitero, di fronte all’edificio scolastico, la Chiesa di Santa Maria di Costantinopoli, edificata nel 1636, un piccolo gioiello incastonato nel verde della campagna dominata dal massiccio di Fammera.
Itinerari Ambientali - Itinerari Turistici 22 Marzo 2020
Castelnuovo Parano – Pimpinelli
Tornando indietro all’incrocio che conduce ai tre casali, dall’altro lato della strada si arriva in località Pimpinelli, dove sorge un antico rione ancora abitato e la piccola chiesa di Santa Maria delle Grazie a forma di croce greca, con la porta grande ad oriente e, nella lunetta l’immagine della Beata Vergine delle Grazie.
Itinerari Ambientali - Itinerari Turistici 22 Marzo 2020
Castelnuovo Parano – Valli
Lasciato Castelnuovo, si scende verso la superstrada dove sorge il più antico e il più moderno dei suoi casali: S.
Itinerari Ambientali - Itinerari Turistici - Senza categoria 21 Marzo 2020
Selvacava Frazione del Comune di Ausonia
Dalla Madonna del Piano, prima di lasciare Ausonia, si torna indietro e invece di tornare verso la superstrada, si volta a sinistra, in direzione di Selvacava, una piccola frazione di Ausonia abbarbicata alle pendici del Monte Fammera, immersa in una fitta pineta che si estende per ben 27 ettari, un vero e proprio polmone di ossigeno per il territorio.
Comuni - Itinerari Ambientali - Itinerari Enogastronomici - Itinerari Turistici 21 Marzo 2020
Coreno Ausonio
“A pari spazio dalla odierna strada che allacciando la via Appia alla Casilina congiunge le due fiorenti città di Formia e di Cassino su di una piccola altura situata in un valico dei Monti Aurunci e precisamente tra le falde di Fammera e le propaggini occidentali del Monte Maio, donde ammiransi il Tirreno cerulo e l’ampia distesa di colli e valli, si eleva il “castrum Fractarum” (già Fratte, oggi Ausonia), ove si snoda un breve tratto che serpeggiando in lieve salita lungo le coste dei monti, tra verdi oliveti e prati, superato il Fossato tra due dirupi di minacciosa mole e l’incantevole poggio del Belvedere conduce un po’ faticosamente a Coreno.