Chiesa San Michele Arcangelo
La scalinata di via S. Michele conduce sull’acropoli della città: sulla sinistra una torretta restaurata e adibita ad antiquarium con all’interno, lapidi e i “leones” di pietra che anticamente segnavano i confini delle terre di Montecassino. Di fronte, la Collegiata di S. Michele Arcangelo in pietra bianca, il monumento più antico di Ausonia, sorto, secondo una tradizione basata sulle are ed i cippi presenti nella chiesa, sui resti di un antico tempio dedicato a Ercole. Rimaneggiato più volte ha smarrito gli elementi originali della facciata, delle arcate, della torre campanaria. Bellissimi i tre portali incorniciati da archi a sesto acuto con le lunette affrescate con le immagini del Cristo, di S. Michele e della Vergine. Già dalla porta principale si è colpiti dalla imponenza della basilica, disposta su tre navate divise da pilastri, che neanche la pesante ristrutturazione neoclassica e barocca subita nell’ottocento riesce a sminuire. All’ingresso, due are funerarie, usate oggi come acquasantiere. Ai lati del presbiterio, due rampe di scale conducono nella cripta, oggi disadorna, usata a lungo come ossario. Altri due reperti, inseriti in epoca medioevale nel secondo e quarto pilastro di destra, sono stati riportati alla luce con i lavori di restauro: un’ara che raffìgura una clava ed una pelle leonina, emblemi di Ercole e, alla base del secondo pilastro, un cippo, sempre con gli emblemi di Ercole sui lati.